Chi è Brandi
Cesare Brandi
(Siena, 8 aprile 1906 -
Vignano, 19 gennaio 1988) |
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Cesare Brandi è stato uno dei maggiori
critici e storici dell'arte, fondatore della teoria del restauro, studioso
di estetica, saggista, scrittore e poeta. Ha ricoperto, accanto
all'attività accademica, importanti incarichi nell'amministrazione statale
delle Antichità e Belle arti. Nel 1938 ha progettato assieme a Giulio
Carlo Argan l’Istituto Centrale del Restauro, che ha poi diretto fino al
1959; è stato il primo che abbia colto in tutta la sua portata
teorica-metodologica la centralità ed il nuovo significato delle attività
di recupero e conservazione delle opere d'arte. Dal 1960 Brandi ha
insegnato nell'Università di Palermo e poi in quella di Roma; per due
volte ha vinto il premio Feltrinelli per la critica d'arte e nel 1977 ha
vinto il premio Viareggio per la saggistica. Accademico dei Lincei e
Accademico di S. Luca, Medaglia d'oro per i benemeriti della Cultura (1960), fondatore e collaboratore di numerose riviste specializzate, firma
prestigiosa del "Corriere della Sera", ha pubblicato un grande numero di
volumi.
Tra i libri di storia dell'arte, i cataloghi
e le sue raccolte di scritti, ricordiamo: Rutilio Manetti (1931), La regia
Pinacoteca di Siena (1933), Mostra della Pittura riminese del Trecento
(1935), Giovanni di Paolo (1947), Quattrocentisti senesi (1949), Spazio
italiano ambiente fiammingo (1960), Struttura e architettura (1967), La
prima architettura barocca (1970),
Disegno della pittura italiana (1980), Disegno dell'architettura italiana
(1985).
Tra le opere di critica sull'arte contemporanea:
Morandi (1942), Picasso (1947), La
fine dell'avanguardia e l'arte d'oggi (1952), Braque, l'opera grafica
(1962), Burri (1963), Giacomo Manzù. La porta di S. Pietro (1964), Scritti
sull'arte contemporanea, 2 voll. (1976 e 1979), Afro (1977).
Tra i libri di viaggio ricordiamo: Viaggio
nella Grecia antica (1954), Città del deserto (1958), Pellegrino di Puglia
(1960), Verde Nilo (1963), Martina Franca (1968), A passo d'uomo (1970),
Budda sorride (1973), Persia mirabile(1978), Diario cinese (1982), Umbria
vera (1986), Aria di Siena (1987).
Tra le opere teoriche, oltre alla Teoria del
restauro (1963), ha pubblicato: Segno e immagine (1960), Le due vie
(1966), Teoria generale della critica (1974), e la serie dei "Dialoghi di
Elicona": Carmine o della pittura (1945), Arcadio o della Scultura (1956),
Eliante o dell'Architettura (1956), Celso o della Poesia (1957).
Villa Brandi a
Vignano presso Siena
Le
date
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1906
Cesare Brandi nasce a Siena l'8 aprile, da
Camillo, avvocato, e Nella Martini, fiorentina e musicista.
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1927 si laurea in Giurisprudenza presso l'Università di Siena.
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1928 si laurea in
Lettere presso l'Università di Firenze con una
tesi di storia dell'arte sui pittori manieristi senesi Manetti, Salimbeni e Vanni.
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1930
inizia giovanissimo la carriera nell’Amministrazione statale delle
Antichità e Belle Arti dove rimarrà fino al 1960.
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1930-33
cura il riordinamento e il catalogo della Regia Pinacoteca di Siena.
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1933 vince
il concorso come Ispettore nei ruoli
dell’Amministrazione delle Antichità e Belle Arti e viene
trasferito presso la Soprintendenza ai Monumenti di Bologna.
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1934
consegue la Libera docenza in Storia dell'arte medievale e moderna.
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1935
cura la mostra dei Pittori riminesi del Trecento.
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1937
è nominato Provveditore agli Studi e l'anno dopo è trasferito a Rodi col
doppio incarico di Provveditore agli Studi e Soprintendente alle
Antichità e Belle Arti.
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1938 fonda con Giulio Carlo Argan l'Istituto Centrale per il Restauro che
dirige dal 1939 al 1959.
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1938-43
è redattore della
rivista "Le Arti" con G. C. Argan.
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Nel 1947 fonda
e dirige fino al 1950 la rivista di critica e letteratura "L’immagine".
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Dal 1948
inizia una larga attività anche all’estero chiamatovi per conferenze,
consulenze e missioni sia dai singoli Stati che dall’UNESCO.
Come libero docente tiene anche corsi presso l'Università di Roma.
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1950 fonda
e
dirige il "Bollettino dell'Istituto Centrale del Restauro"
(fino al 1959).
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1953 è
nominato Soprintendente di I classe nei ruoli della carriera direttiva
dell’Amministrazione delle
Antichità e Belle Arti.
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Nel 1959
vince ex-aequo con Giulio Carlo Argan il premio Feltrinelli per la
critica d'arte (Accademia Nazionale dei Lincei).
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1960
riceve la Medaglia d'oro per i benemeriti della Cultura.
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1961
vince la cattedra di Storia dell’arte medievale e moderna
dell’Università di Palermo.
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1964
è eletto socio corrispondente dell'Accademia Nazionale dei Lincei (poi
nel 1981 è eletto socio nazionale).
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Dal 1967 al 1976
insegna Storia dell’Arte moderna all’Università "La Sapienza" di
Roma.
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1971 è
finalista del Premio Estense (con il libro A passo d'uomo).
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1977 vince
il Premio Viareggio per la saggistica (con gli Scritti sull'arte
contemporanea).
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1980
vince il premio Feltrinelli per la critica dell'arte e della poesia
(Accademia Nazionale dei Lincei).
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1988
muore nella sua villa di Vignano, presso Siena, il 19 gennaio.