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Rassegna stampa
2007-06-12
Roma / Accademia Nazionale dei Lincei
Cesare Brandi oggi
Convegno sulla personalità e l’attività del maestro nel Complesso
monumentale di San Michele a Ripa di Roma
di Gianni Franceschetti
in «Rinascita», 12 giugno 2007, p. 14
Nei giorni appena trascorsi si è tenuto, in occasione del centenario della
nascita di Cesare Brandi (1906-1988), un convegno di tre giornate nel
quale si sono esaminati gli apporti del critico e storico dell'arte,
poeta, scrittore, filosofo, alla sua moderna "Teoria e prassi del
restauro", che poi lui stesso applicò quando divenne fondatore e primo
direttore dell'Istituto Centrale del Restauro.
Il convegno ha illustrato la personalità del grande studioso senese nella
complessità ma anche omogeneità dei suoi aspetti con l'approfondire:
L'uomo, l'intellettuale e organizzatore di cultura specificando il suo
apporto alla poesia, alla musica, alle arti figurative, al cinema ed al
teatro con l'intervento degli studiosi Lucio Villari e Mario Serio insieme
a Paul Philippot, Cesare Segre, Sylvano Bussotti, Heinz Althoefer ed
altri.
Sono seguiti altri illustri studiosi che hanno puntualizzato "La ricezione
della teoria e della prassi del restauro all'estero" alla luce delle varie
traduzioni della brandiana "Teoria del restauro" con l'intervento di
rappresentanti qualificati del Benin, Cina, USA, Polonia, Spagna, Austria,
Germania, Brasile, Gran Bretagna, Città del Vaticano, ICCROM ecc.
Nella terza giornata si è voluto guardare con la dovuta attenzione a
"Brandi e la storia dell'arte" con la partecipazione appassionata di
intellettuali quali, fra gli altri, Claudio Varagnoli, Paolo Fancelli,
Francesco Scoppola, Alberto Arbasino, Mario Ceroli, Eliseo Mattiacci,
Paolo Poli e Roman Vlad.
Una sezione particolare è costituita nell'allestimento di una mostra sugli
interventi di restauro archeologico in Sicilia.
Si è capito infine che celebrare Cesare Brandi significa seguire o
criticare un uomo che lasciò tracce indelebili nella storia dell'arte e
del restauro ma anche nella letteratura e nelle funzioni del Ministero per
Beni e Attività Culturali, con la sua conoscenza, la divulgazione, la
didattica e la formazione di una cultura a tutto campo.
Cesare Brandi è nato a Siena nel 1906. Lì si è laureato in giurisprudenza
e poi in Storia dell'Arte. Fu soprintendente a Bologna, Ferrara, Udine e
Rodi prima di diventare insegnante di Storia dell'arte nelle Università di
Palermo e Roma.
Lavorò instancabilmente per la salvaguardia del Patrimonio culturale
italiano e pubblicò ben 115 saggi, 50 volumi, nonché poesie e racconti di
viaggio e monografie importanti su Giotto, Michelangelo, Duccio e
Caravaggio, Bernini e Borromini, Picasso e Morandi, Burri e Manzù ecc.
Scrisse "Filosofia dell'arte" e "Critica e storia dell'arte", ma il suo
capolavoro resta "Teoria del Restauro" scritto nel 1963 che è stato
tradotto in tutto il mondo e nel quale conferma la sua attualità e la sua
sapienza tanto che nel 2006 ne è stata pubblicata un'edizione in lingua
cinese edita dall'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente.
In esso si mettono in rilievo: I metodi, i procedimenti e le tecniche
impiegate per recuperare e restaurare i frammenti crollati dalla volta
della basilica di S. Francesco di Assisi con geniali invenzioni attuative.
Poi la sua intuizione nel creare l'Istituto Centrale per il Restauro che
lui stesso diresse per tanti anni.
Fu consulente per l'UNESCO per il quale effettuò diverse missioni
all'estero. Vinse anche il "Premio Viareggio" per la saggistica e due
volte il "Premio Feltrinelli" della prestigiosa Accademia Nazionale dei
Lincei per la critica d'arte. Nel 2007 si sono susseguite in vari luoghi e
città seminari e celebrazioni su e di Cesare Brandi: a Kioto, Roma,
Napoli, Monaco, Lisbona, Vienna, Valencia, Varsavia, Londra, Bruxelles,
Parigi, Milano, Modena, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, etc.
Cesare Brandi è una gloria italiana e la sua attività culturale e la sua
dedizione al Restauro, segnano una presenza che rimarrà nella storia
dell'alte ma soprattutto in quella del Restauro.