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Rassegna stampa
2006-02-22
CENTENARI
Presentate ieri a Roma le tante iniziative per il 2006
L'Italia e il mondo celebrano
Cesare Brandi, maestro del restauro
Ma l'Icr, da lui fondato, fatica a vivere e oggi «a
questo Stato non avrebbe lasciato nulla»
di Renato Pallavicini
in «L'Unità», 22 febbraio
2006, p. 25
Come reagirebbe Cesare Brandi se potesse vedere come è
organizzato oggi il ministero per i Beni e le Attività culturali? La
domanda, retorica, si porta appresso la scontata risposta: male. L'ha
fatta, la domanda, Caterina Bon Valsassina, direttore di quell'Istituto
Centrale per il Restauro (Icr) che proprio Brandi, assieme a Giulio Carlo
Argan, fondò nel 1939 e che diresse per vent'anni. E l'ha fatta in
occasione della presentazione, ieri mattina a Roma, da parte di Antonio
Paolucci, delle celebrazioni e iniziative culturali per il centenario
della nascita del grande storico dell'arte (Siena, 1906-1988). Il
direttore dell'Icr, per anni centro di eccellenza mondiale nel campo del
restauro, non ha potuto che constatare come oggi, l'Istituto si dibatta
tra innumerevoli difficoltà: dalla mancanza di una sede unitaria, ai
problemi economici e organizzativi e, cosa più grave, al sostanziale
disinteresse della politica.
Nonostante tutto, però, i semi gettati da Brandi e
coltivati con cura in anni migliori, hanno prodotto ottimi frutti. A
cominciare dal suo fondamentale Teoria del restauro (1963),
diventato un vero e proprio manuale teorico-pratico tradotto in tutto il
mondo. Ma è soprattutto nella pratica del restauro che i metodi del grande
senese hanno portato a grandi risultati, come nel caso del recupero e
restauro degli affreschi della volta della Basilica di S. Francesco ad
Assisi, polverizzati dal terremoto del 1997, e riportati a nuova vita dal
lavoro dell'equipe guidata da Giuseppe Basile che, tra l’altro, è anche il
segretario dell’Associazione Amici di Cesare Brandi, nonché curatore delle
diverse iniziative per il centenario.
Che sono tante e andranno avanti per tutto il 2006 in ogni
parte del mondo. Tra le più vicine: la presentazione di nuove edizioni e
traduzioni della Teoria del restauro (Roma 14 marzo e Berlino 28
marzo); una giornata di studi in occasione della ricorrenza del centenario
(Roma, 8 aprile) e un'altra sul tema del restauro dell'arte contemporanea
(Roma, 7 giugno); una mostra fotografica nella sua città (Siena,
aprile-maggio); un convegno internazionale all’Accademia dei Lincei (Roma,
30 novembre-2 dicembre). Perché viva l'eredità, non solo materiale, di
questo «maestro» italiano che - ha dovuto ammettere, sconsolata, Licia
Borrelli Vlad, presidente dell'Associazione Amici di Brandi - «oggi a
questo Stato non avrebbe lasciato nulla».