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Rassegna stampa
2006-05-07
«Il barocco e la teoria del restauro»
TEATRO COMUNALE. Convegno per il centenario della nascita del grande
storico dell'arte Cesare Brandi
di Maria Antonia Manetta
in «La Sicilia», 07 maggio 2006, p. 45
Per il centenario della nascita di Cesare Brandi un convegno si è tenuto
venerdì pomeriggio al teatro comunale. Promotori del convegno i circoli
del Kiwanis club insieme al Cumo ed all'università di Messina che hanno
riunito le testimonianze di alcuni allievi del grande storico dell'arte
per una grande operazione-ricordo, fatta davanti il numeroso pubblico di
presenti: non solo i soci dei club ma anche tantissimi - è questa la vera
novità dell'incontro - studenti universitari e del liceo artistico.
Il tema del convegno era il "barocco e la teoria del Restauro" in
particolare la teoria del Restauro di Cesare Brandi ed il suo rapporto con
la città di Noto che già negli anni 60 l'aveva incantato e l'aveva portato
a scrivere articoli polemici contro lo "scempio del grattacielo".
È di Brandi la famosa frase "Noto : giardino di pietra" ma è anche suo
l'articolo uscito sul Corriere "Sfigurato dai grattacieli il miracolo di
Noto".
Ma Brandi è anche qualcos'altro è lo hanno dimostrato i suoi allievi:
Nicola Aricò, docente di storia dell'architettura, Luigi Russo, ordinario
di estetica dell'Università di Palermo, Paolo D'Angelo, Maria Andaloro,
preside della facoltà dei beni culturali di Viterbo e Giovanni Lombardo,
docente di estetica.
"Brandi - commenta D'angelo - è uno dei primi a sottolineare il legame tra
un monumento e il suo territorio, ad esprimere la sensibilità per il
paesaggio e per l'unicità delle opere che certe irripetibili coincidenze
storiche hanno creato in molte città" e ancora "Brandi propone una teoria
estetica ed una teoria dell'arte applicata al restauro. Sono questi
principi che lo porteranno poi a creare l'istituto del restauro a Roma
unico esempio al mondo di laboratorio all'avanguardia per le tecniche del
restauro" ha concluso Luigi Russo.
La serata è stata un'occasione per ricordare un grande uomo che ha
lavorato perché la storia ci parlasse attraverso l'arte e la cultura. La
decisione nell'anno del centenario di dedicare una serie di incontri
all'opera di Brandi è anche un momento per parlare del ruolo che
l'università di Messina ed il Consorzio universitario vogliono svolgere a
Noto. Un ruolo che viene svolto anche grazie all'appoggio di realtà come
il kiwanis. "il Cumo - sostiene Gaetano Malandrino responsabile di un
dipartimento per il restauro e la cura dei monumenti allo stato di rudero
- vuole continuare questo percorso tracciato da Cesare Brandi che a Noto,
proprio da questo palco, ha lanciato una sua filosofia del restauro del
barocco".